Dalla cabina al beauty case

Non vendere un prodotto. Offri fiducia.

SOCIAL & COMUNICAZIONE

Daniela Bergamino

10/13/20253 min read

Sai davvero proporre i cosmetici nel modo giusto?

Partiamo da una verità semplice: nessuna cliente usa sei prodotti tutti dello stesso brand.
Sì, hai letto bene.
È una di quelle evidenze che spesso diamo per scontate, ma che nasconde una grande lezione.

I grandi marchi lo sanno bene: analizzano costantemente quali sono i cinque prodotti più usati, richiesti e amati del mercato — e su questi costruiscono le proprie strategie.
Non cercano di piacere a tutti, ma si inseriscono in una nicchia precisa, conquistando un posto nella routine quotidiana delle clienti.

Ora, spostiamoci nel mondo del centro estetico.
Come può un’estetista muoversi in mezzo a una giungla di brand, profumerie, farmacie, erboristerie e grande distribuzione?
Come può distinguersi e proporre con successo i propri cosmetici professionali?

La risposta è semplice e potentissima: attraverso l’esperienza.
Il vantaggio che solo tu puoi offrire.

Tu non sei una commessa dietro un bancone.
Tu accogli, ascolti, tocchi la pelle.
Trascorri tempo con la tua cliente, la osservi nella sua autenticità.
E prima ancora la consulti, la profili, la accompagni con una scheda cliente e un’anamnesi personalizzata.

Questo è un valore immenso, che nessun’altra forma di vendita potrà mai offrire.
Perché tu non vendi un prodotto: costruisci fiducia.

E sai cosa genera la fiducia?
Relazione.
Autorevolezza.
Continuità.

Quando una cliente vive un’ora di puro benessere con te, non vede più “un’estetista”.
Vede la sua esperta di riferimento, la persona a cui affidare la propria bellezza.

Ma allora… perché è ancora così difficile proporre i cosmetici da casa?

Spesso perché si sottovalutano le piccole strategie.
Si pensa che “proporre” equivalga a “vendere”, e così nasce l’imbarazzo.
In realtà, consigliare correttamente significa accompagnare la cliente nel suo percorso con te.

Prendiamo un esempio semplice, ma spesso trascurato: i campioni o le mini size.

Partiamo sempre da una domanda:
La cliente ha già dei prodotti a casa?
Se sì, quali? E come li usa?

Da qui nasce la strategia.
Considerati non come “venditrice”, ma come guida.
Crea un mini programma di 7 giorni, con campioni o mini taglie, per farle testare nuovi prodotti o integrare ciò che già usa.

Così la aiuti a:
terminare ciò che ha nel beauty case,
iniziare a percepire risultati diversi,
scoprire l’efficacia del tuo metodo professionale.

In questo modo, non subisce una vendita.
Vive un’esperienza guidata da te.
Si sente ascoltata, seguita, considerata.
E passo dopo passo, ti riconosce come punto di riferimento per risolvere le sue esigenze estetiche.

La chiave è conoscere (davvero) le tue clienti

Ogni donna — studentessa, avvocata, casalinga o segretaria — ha esigenze, credenze e possibilità diverse.
Eppure, tutte prima o poi sentiranno il bisogno di un trattamento estetico.

Il tuo compito è capire dove si trovano nel loro percorso di cura, e quali prodotti fanno già parte della loro routine.
Solo così potrai fornire soluzioni realistiche, coerenti e personalizzate.


Ecco alcune mosse concrete per rendere la proposta cosmetica naturale e strategica:
Indaga sui prodotti più usati dalle clienti della tua zona.
Osserva cosa vendono i competitor locali: ti aiuterà a differenziarti.
Crea un kit di best seller o “must have” da integrare nei trattamenti e da proporre come skincare domiciliare.
Lavora con pre-stagionalità: anticipa tendenze, periodi di stress cutaneo e cambi stagionali.
Pianifica in agenda quando proporre i prodotti giusti, collegandoli ai trattamenti in corso.

Organizzazione, comunicazione e competenza: è questo il tuo trio vincente.
Quando lavori con metodo, la vendita non è più una forzatura, ma una naturale conseguenza del tuo servizio.

La vendita che nasce dal tocco

Ricorda: non stai “spingendo un prodotto”.
Stai accompagnando una donna nel suo percorso di bellezza e consapevolezza.
Dal lettino… al beauty case.

Il segreto delle estetiste che vendono con semplicità?
Hanno costruito una relazione, non una vetrina.
Ogni consiglio che danno profuma di fiducia, non di marketing.
E ogni prodotto che propongono diventa parte di un’esperienza, non di una transazione.